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In questo numero:
** NOTIZIE DALLA LETTERATURA
** REVISIONE DALLA LETTERATURA
** GIORNATA DI AGGIORNAMENTO SUL TRATTAMENTO DELLA LOMBALGIA E DELLA SCIATICA
** LINK UTILI
** LA CITAZIONE
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NOTIZIE DALLA LETTERATURA a cura di Alessandra Negrini
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+ PROBLEMI COMPORTAMENTALI NEI BAMBINI E DOLORI CRONICI IN ETÀ ADULTA
Pang, Rheumatology, 2010
I bambini che presentano problemi comportamentali persistenti, accertati dai loro genitori e dagli insegnanti, raddoppiano il rischio di sviluppare algie croniche diffuse entro i 45 anni di età, in base a uno studio recente condotto da Pang.
I meccanismi che potrebbero collegare il comportamento del bambino e il dolore in età adulta non sono chiari. Lo studio ha evidenziato che la relazione non è spiegata dalla classe sociale, dalla precocità dei sintomi o da sofferenza psicologica presente in età adulta.
Una possibile spiegazione, secondo Pang, è che sia il comportamento del bambino sia il dolore cronico diffuso nell'adulto siano dovuti a una disfunzione neuro-endocrina presente fin dai primi anni di età.
E' stato dimostrato che l'asse ipotalamico-ipofisario-surrenale (HPA), il sistema primario di risposta alle sollecitazioni neuroendocrine, è associato al comportamento del bambino. Analogamente, è stata riportata un'associazione tra l'alterazione della funzione dell'asse HPA e il dolore cronico diffuso. La sofferenza emotiva per traumi avvenuti in passato possono avere un impatto sul sistema neuroendocrino che dura tutta la vita, e che concorre a sviluppare problemi comportamentali nel bambino, algie diffuse nell'adulto e altri problemi mentali
+ RESPIRO E DOLORE
Zautra, Pain, 2009
Uno studio recente indica che una respirazione lenta può ridurre la sensazione di dolore.
Zautra ha studiato gli effetti di stimoli termici dolorosi su due gruppi di donne.
Alla frequenza inferiore di respiro, i soggetti di controllo sani riportavano un'intensità del dolore significativamente ridotta e un dolore meno fastidioso, rispetto alla frequenza normale di respiro.
E' interessante notare che solo una parte delle donne con fibromialgia hanno ridotto la sensazione di dolore mentre respiravano lentamente. Le donne che hanno riportato un "condizione positiva" prima del test (una condizione dell'umore positiva) hanno riportato livelli più bassi di dolore con il respiro più lento, mentre così non è stato in coloro che riportavano una "condizione negativa". Questo è in linea con uno studio precedente di Zautra che indicava che condizioni di umore positive hanno un effetto protettivo nel momento in cui il dolore o lo stress aumenta in individui che presentano dolore cronico.
L'intera storia umana ha abbracciato l'idea che il controllo del respiro - attraverso lo yoga, la meditazione, la preghiera, la musica, le arti marziali o altre attività - aiuti a regolare il corpo umano e le sue sensazioni.
Ciò che più sorprende è quanto poco sia stata verificata la relazione tra respirazione e dolore.
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REVISIONE DALLA LETTERATURA a cura di Salvatore Atanasio
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+ RISCHIO DI PROGRESSIONE NELLE CURVE LOMBARI DEGENERATIVE IN ETÀ ADULTA
Chin KR et al. (Philadelphia, USA). The American Journal of Orthopaedics 2009 Aug, 38(8):404-409
Da "Revisione della Letteratura - GSS 1/2010 "
La soglia dei 30° Cobb costituisce da "sempre" la linea di demarcazione che segna il rischio di evolutività di una curva scoliotica anche in età adulta, dopo la fine della maturazione ossea.
Come per tutti i valori assoluti, in medicina, va interpretata alla luce di altri parametri clinici ed anamnestici e ammette sempre delle eccezioni. Ciononostante, davanti a una curva al di sotto dei fatidici 30°, ci si sentiva abbastanza tranquilli circa l'evoluzione futura.
Con l'individuazione di un'entità nosologica della scoliosi dell'adulto, la cosiddetta scoliosi de novo, si è rilevato che certe colonne sviluppano in età avanzata delle curvature, anche gravi, con un meccanismo più degenerativo che di cedimento biomeccanico da una curva preesistente.
Da qui l'importanza di questo studio che mette in osservazione un certo numero di piccole curve scoliotiche lombari (14° di media) e ne analizza l'eventuale peggioramento nel tempo e i più frequenti fattori di rischio.
Fra questi non sorprende la presenza di laterolistesi >5mm, mentre sorprende che sia fattore di rischio la convessità verso sinistra.
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GIORNATA DI AGGIORNAMENTO "LOMBALGIA E SCIATICA NEI PRIMI SEI MESI"
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+ http://www.gss.it/notizie/giornata_novembre_2010.htm
SABATO 6 NOVEMBRE 2010, si svolgerà a MILANO, organizzata dal GSS in collaborazione con ISICO, la GIORNATA DI AGGIORNAMENTO sul tema: "Lombalgia e Sciatica nei primi 6 mesi: dalla prevenzione, alla diagnosi e alla riabilitazione."
OBIETTIVI FORMATIVI
1. acquisire una conoscenza teorica completa circa la lombalgia acuta e subacuta comune e specifica
2. comprendere i percorsi riabilitativi più adeguati a fronte dei singoli quadri clinici
3. conoscere le tecniche riabilitative corrette da applicare
4. verificare in pratica con casi clinici pertinenti le conoscenze acquisite
5. conoscere gli strumenti educativi più adeguati per la prevenzione della lombalgia e delle sue recidive
PROGRAMMA E MODALITA' D'ISCRIZIONE:
+ http://www.gss.it/notizie/giornata_novembre_2010.htm
QUOTE RIDOTTE ENTRO IL 6 OTTOBRE 2010
Segreteria: GSS tel/fax 0381.23617 (ore 9-16)
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LINK UTILI
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+ http://www.partecipasalute.it/cms_2/informati_bene?q=cose
Che cosa vuol dire Informati bene
La quantità delle informazioni, se da un lato facilita la diffusione e l'accesso alle conoscenze, dall'altro rende più facile trovare informazioni contrastanti tra loro e più difficile orientarsi.
+ http://www.gss.it/news/doc/decalogo_zainetto.pdf
"A scuola più leggeri" con un decalogo che aiuta genitori, insegnanti e ragazzi ad utilizzare lo zainetto in modo corretto
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LA CITAZIONE
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Ogni verità passa attraverso tre stadi: prima è ridicolizzata, poi violentemente ostacolata e infine è accettata come assolutamente evidente (A. Schopenhauer)
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PERCHE' ASSOCIARSI AL GSS
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