Approccio cognitivo comportamentale
La terapia psicologica nell’ambito della cervicalgia, così come in quello della lombalgia, si traduce concretamente nell’utilizzo dell’approccio cognitivo comportamentale.
Alla base di questo approccio l’idea che una corretta informazione, la riduzione della paura generata da un dolore che non si conosce e lo stimolo alla modifica di comportamenti scorretti permettono una migliore gestione del problema, sia esso cervicale o lombare.
Diverse linee guida raccomandano la rassicurazione del paziente con dolore cervicale come primo step dell’approccio cognitivo comportamentale sia in caso di cervicalgia traumatica sia non traumatica.
Secondo i pazienti stessi avere informazioni riguardo il pericolo di eventuali danni strutturali non rilevati e sulla probabile tempistica di recupero permettono loro di ridurre le preoccupazioni riguardo il futuro.
Gli obiettivi
L’obiettivo di questo approccio è ridurre ansie e preoccupazioni del paziente, contrastare la sua paura del movimento e stimolarlo alla ripresa delle normali attività quotidiane.
Il raggiungimento di questi obiettivi è fondamentale per una corretta gestione e terapia della cervicalgia, da solo non è però sufficiente: la terapia cognitivo comportamentale va sempre inserita all’interno di un programma multimodale che includa anche gli esercizi e la terapia manuale.
Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi non è necessaria la presenza di uno psicologo, in quanto il fisioterapista stesso può porre le giuste attenzioni alle disfunzioni comportamentali, improntando su di esse l’intero percorso di trattamento.