Corsetti

A proposito di corsetti

CorsettoLe opzioni terapeutiche nel trattamento della scoliosi riconosciute all’interno delle Linee Guida di SOSORT (Società internazionale sul Trattamento Ortopedico e Riabilitativo della Scoliosi) comprendono esercizi specifici, corsetti e chirurgia.
Tutti i maggiori studi presenti in letteratura concordano sull’efficacia dei corsetti nel trattamento conservativo della scoliosi, ma non è ancora stata messa a confronto l’efficacia delle varie tipologie di corsetto esistenti.
In base al materiale di costruzione, i corsetti si differenziano in elastici, rigidi e super-rigidi. I primi hanno dimostrato di funzionare nel trattamento di scoliosi lievi e medio-lievi (inferiori a 30° Cobb), pur essendo meno efficaci dei corsetti rigidi in quelle medio-lievi (20-30°).

 

I corsetti rigidi funzionano nelle scoliosi di media entità (20-40°), mentre quelli super-rigidi hanno dimostrato di riuscire ad evitare l’intervento chirurgico in oltre la metà dei pazienti con curve gravi (45-60°).
Nell’ambito dei corsetti elastici rientrano lo SpineCor e il Triac; in quello dei corsetti rigidi Boston e derivati, Charleston, Cheneau e derivati, Lionese, Milwaukee, PASB, Providence, Wilmington; i corsetti super-rigidi sono invece lo Sforzesco e l’ART.

L’efficacia di un corsetto si basa sull’applicazione di forze meccaniche esterne al tronco con l’obiettivo di modificare la configurazione vertebrale e del tronco in senso correttivo.
Le diverse scuole ortesiche nel mondo applicano concetti biomeccanici correttivi diversi, ma l’obiettivo è comune: ottenere una buona correzione indiretta del rachide tramite i tessuti interposti (mentre il modellamento del tronco è diretto) per consentire una crescita più allineata della colonna, invertendo il cosiddetto “circolo vizioso” di Stokes.
A questo circolo vizioso, Manuel Rigo ha contrapposto un “circolo virtuoso” che si otterrebbe con il corsetto: sfruttando la crescita residua, si potrebbe ottenere un miglioramento della deformità tramite compressioni asimmetriche correttive determinate dall’azione del corsetto.
In pratica, si ritiene che un aumento del carico meccanico sulle zone della vertebra cronicamente decompresse (quelle del lato della convessità) ed una contemporanea riduzione del carico nelle aree iper-compresse (lato della concavità) possano determinare mediante la crescita residua una parziale diminuzione della deformità stessa.

FAD
50 crediti FAD-ECM in esclusiva per gli iscritti GSS.

Come iscriversi alla FAD
Accedi alla formazione FAD e ai questionari di valutazione

NEWSLETTER
Iscriviti alle GSS News,
sarai aggiornato sulle nostre attività

Newsletter

Iscriviti alle GSS News, sarai aggiornato sulle nostre attività