Testimonianza di Paola al termine della terapia con corsetto
Testimonianza inviata da Paola per aiutare i giovani che devono affrontare una terapia come quella da lei felicemente superata
Caso clinico
Gennaio 2004
Cari amici,
Nel 1998 (allora avevo 13 anni), mi trovavo anch`io nella stessa situazione in cui vi trovate voi oggi. Fortunatamente pero', ad alcuni anni di distanza, posso finalmente dire, con immensa gioia, che il pericolo piu' grande che mi si prospettava, quello di una lunga e difficile operazione alla colonna vertebrale è stato scampato alla grande!
Ovviamente il tutto non è stato cosi facile come potrebbe sembrare: il rovescio della medaglia esiste in ogni cosa, ma a distanza di alcuni anni posso proprio dire che ne è valsa la pena!
L` inizio della mia "odissea dorsale", avvenne tramite un appuntamento presso lo studio del medico specialista.
La cura da lui consigliata fu quella, da me soprannominata, della "ingabbiatura". Fui quindi avvolta da uno splendido corsetto in vetroresina all'ultima moda, che, come la piu' rispettabile delle modelle, cambiai ogni tre mesi per un anno, con il mutare delle stagioni.
Adesso per te è facile metterla sul ridere, penserai tu! E hai ragione, in quanto in quei momenti neanche io ero al settimo cielo, ma credimi, per la propria salute si fa questo ed altro!
Il mio consiglio è questo: cerca di trovare tutti i lati positivi, tutti i vantaggi possibili che puoi ricavare dalla situazione, oltre a quello a lungo termine di un buon risultato.
Per esempio: la tua vita non cambierà in nulla, l'unica cosa che non potrai fare è nuotare nel mare o in piscina, ma cio' solo per i 12 mesi con il corsetto non amovibile (dopo questo primo periodo mi hanno permesso di indossare il mio "giubbotto antiproiettile" sempre per meno ore). Ma se andrai a sciare, per esempio, vedrai che bello assaporare l'ebbrezza della velocità, causata dal peso superfluo del corsetto, oppure qualsiasi cosa ti capiterà in classe, tutti i compagni di scuola saranno pronti a darti una mano (…con questa mia affermazione sfato il mito degli amici che, in situazioni come queste non hanno nient' altro da fare che prenderti in giro…anzi, proprio quelli da me piu' temuti sono risultati i piu' disponibili con la sottoscritta!). Altri benefici che otterrai, questi pero' soprattutto alla fine della cura, sono una postura da modello/ ballerina di danza classica.
Ma in tutta questa avventura, perché, che si possa credere o meno, questa per me è stata finora la piu' grande avventura della mia vita, con momenti tristi ma anche momenti talmente belli da renderli indimenticabili, dicevo, in tutta questa avventura ho avuto anch' io la mia piccola "pena" da scontare (…come se non ne avessi scontate abbastanza…), ed è la seguente: dalle due alle tre volte a settimana la sottoscritta doveva sottoporsi a "divertentissime" sedute di ginnastica per svolgere un programma di esercizi correttivi e modellanti, che venivano modificati di tanto in tanto, per cercare di ottenere il miglior risultato possibile dalla cura.
Tutto questo è sicuramente noioso, ma… dal momento che siamo in ballo, è meglio ballare fino in fondo,…per questo devo ringraziare gli specialisti del Centro Scoliosi che mi hanno aiutato in tutto questo, e che mi stanno seguendo tutt' oggi, non solo dal punto di vista strettamente terapeutico ma anche, e non è cosa da poco, da quello umano. Spronandomi cioè a non demotivarmi.
Questa filosofia, che ho fatto mia, mi è servita non solo in questo nostro comune caso, cari amici, ma in molte altre situazioni, visto che imparerete inconsciamente ad adottare una certa forma mentis che non vi scoraggerà mai, neanche di fronte alle difficoltà future della vita.
Non mi resta quindi che augurarvi un buon risultato nelle mani di ottimi specialisti, e mi raccomando: NON SCORAGGIATEVI MAI!
Con affetto!
Paola
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