L’ATTIVITÀ FISICA PUÒ ESSERE UNA SOLUZIONE PER I PAZIENTI LOMBALGICI IN SOVRAPPESO E OBESI?
Smuck M, North American Spine Society meeting, New Orleans, 2013
Un nuovo studio condotto da Matthew Smuck, vincitore del premio di The Spine Journal, ha trovato un’interessante relazione tra obesità, lombalgia e attività fisica. Si tratta di uno studio a sezione trasversale su migliaia di adulti che hanno preso parte al National Health and Nutrition Examination on Survay nel 2003 e 2004. Ha dimostrato che un incremento del BMI (body mass index) rappresenta un fattore di rischio per la lombalgia e che l’attività fisica sembra modulare questa associazione con un grado di influenza direttamente proporzionale all’aumento del BMI.
Tuttavia, data la complessità delle evidenze scientifiche in questo campo, è consigliabile attendere che altri studi dimostrino che l’esercizio fisico e la perdita di peso abbiano un effetto sostanziale su chi soffre di lombalgia o un ruolo determinante nella sua prevenzione.
Gli studi condotti finora non hanno ancora dimostrato che la perdita di peso, l’attività fisica o la combinazione delle due siano delle soluzioni magiche per il trattamento o la prevenzione della lombalgia.
La maggior parte delle linee guida dell’evidence based medicine su prevenzione e trattamento della lombalgia non considerano la perdita di peso come un metodo terapeutico a causa della mancanza di prove negli studi randomizzati controllati. Allo stesso modo, la prevenzione primaria della lombalgia non identifica la diminuzione del BMI come metodo chiave per la risoluzione del problema, mentre viene spesso menzionata come “fattore di rischio potenzialmente modificabile”.