A scuola in movimento!

zainettiLa maggioranza dei genitori di ragazzi in età scolare (oltre il 95% secondo una ricerca dell’Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale, www.isico.it) si preoccupa del peso dello zaino, del banco sbagliato o della postura poco corretta mantenuta durante le ore scolastiche.

I dati provenienti dagli studi scientifici (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11513319/, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25659353/) spostano invece l’attenzione su un aspetto spesso trascurato, o considerato di secondaria importanza, dai genitori stessi: lo zaino scolastico, anche se pesante, non è un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie della colonna, quali scoliosi o ipercifosi, mentre il primo aspetto da tenere in considerazione è la quantità di movimento che i ragazzi praticano quotidianamente.

Anche se il peso dello zaino è spesso eccessivo (dal 22 al 27% del proprio peso corporeo contro il 10-15% suggerito dal Consiglio Superiore di Sanità), un fisico allenato è in grado di reggerlo tranquillamente per i minuti normalmente passati ad indossarlo.

Tra i fattori di rischio per l’insorgenza di mal di schiena nei bambini e nei ragazzi, uno zaino eccessivamente pesante portato per oltre 20 minuti consecutivi (condizione oggi molto poco comune) può giocare un ruolo marginale, mentre l’assenza di attività fisica regolare rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio.

Se i ragazzi praticano regolarmente attività fisica e hanno quindi un buon tono muscolare, il rischio di insorgenza di dolore si abbassa notevolmente.

L’attenzione va quindi spostata sull’attività fisica che i ragazzi praticano quotidianamente e settimanalmente: secondo le ultime Linee Guida internazionali (https://bjsm.bmj.com/content/54/24/1451), uscite nel 2020, i ragazzi dovrebbero praticare almeno un’ora al giorno di attività fisica da moderata a vigorosa (non necessariamente agonistica, è sufficiente anche giocare in giardino o al parchetto), affiancata da attività di rinforzo muscolare settimanale (con attività sportive specifiche).

A questo si aggiunge la raccomandazione di ridurre il più possibile i comportamenti sedentari: stare troppo a lungo seduti, sia a scuola che a casa, può avere effetti negativi sulla salute in generale e, nello specifico, sulla capacità di sostegno della schiena e quindi sull’insorgenza di dolori.

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