Il mal di schiena nell'anziano
Il mal di schiena nell'anziano
Risponde alle domande il Dott. Stefano Negrini
Responsabile della Segreteria Scientifica
Quali sono i principali problemi per la colonna vertebrale che invecchia?
Prima di tutto occorre puntualizzare che non è assolutamente vero che invecchiare significhi necessariamente soffrire con le ossa. E’ assurdo dire ad una persona che entra in ambulatorio "beh, cosa vuole, con la sua età …": oggi abbiamo l’esempio di persone di oltre 80 anni di una vitalità impressionante, assolutamente non sofferenti, o in grado nonostante la sofferenza di fare una vita attiva: guardiamo ad alcuni uomini politici, attori, o anche al Papa. Torniamo ai problemi della colonna vertebrale, che in realtà non invecchia isolatamente, ma insieme a tutto il nostro fisico; ne consegue che i fenomeni principali sono quelli che colpiscono tutte le nostre ossa che invecchiano: parliamo dell’artrosi e dell’osteoporosi. Poi ovviamente l’invecchiamento, anche a causa di questi due problemi di fondo, tende ad accentuare, esaltare tutti quei problemi che potevano essere pre-esistenti. Ecco un altro motivo per cui ci si deve curare per tempo in caso di mal di schiena, o di scoliosi, o di dorso curvo: per invecchiare bene.
Parliamo allora di queste patologie così comuni. Cominciamo dall’artrosi. Di che cosa si tratta?
L’artrosi è un processo degenerativo dell’osso conseguente ad una anomalia dei tessuti che dovrebbe attutire gli urti tra le ossa: questo provoca una reazione con la produzione di osso patologico intorno a quello normale, i famosi becchi artrosici. E’ importante però sapere che l’artrosi è come i capelli bianchi: è l’invecchiamento delle nostre ossa. Interessa tutti, più o meno precocemente in base a caratteristiche genetiche. L’artrosi quindi è di fatto inevitabile. Però è importante sapere che l’artrosi non significa automaticamente dolori, in particolare a livello della colonna vertebrale. Si tratta infatti di un evento predisponente, ma chi ha l’artrosi alla colonna sa benissimo che in alcuni momenti ha dolori mentre in altri sta bene.
E come si cura?
Una cura per l’artrosi, nonostante sia studiata da anni, oggi non esiste. Probabilmente chi la scoprirà vincerà il premio Nobel! Esistono però modi per prevenirla, per rallentarne l’evoluzione e per evitare i problemi che essa provoca una volta che c’è. La prevenzione si basa su una buona meccanica articolare, ossia su articolazioni ben oliate, ben funzionanti: questo si ottiene con una buona ginnastica, perché il movimento consente di formare l’olio articolare, facilita l’ossigenazione, consente al sangue di arrivare per portare nutrimento e portare via le scorie. Questo consente anche di rallentare l’evoluzione una volta che il problema si è instaurato. Mentre quando il problema c’è già ed è conclamato si deve agire su tutti quei fattori collaterali che contribuiscono a provocare ulteriori problemi. In realtà nel caso della colonna vertebrale si tratta sia delle posture quotidiane, sia della muscolatura che deve essere ben allenata per scaricare il peso dalle articolazioni. Quindi in realtà, per la colonna vertebrale, il primo gendarme contro l’artrosi è proprio il movimento ben fatto.
L’osteoporosi. Che cos’è e come impatta sulla colonna vertebrale?
L’osteoporosi è una rarefazione patologica dell’osso, che perde il suo contenuto in calcio, ossia di quel minerale che lo rende duro e resistente agli urti. Inoltre l’osso perde con l’osteoporosi la sua morfologia interna: l’osso è infatti fatto come un traliccio dell’elettricità, con dei montanti esterni che sono sostenuti da tutta la trabecolatura interna. Con l’osteoporosi il traliccio perde le trabecole e quindi diventa molto più debole: l’osso quindi si rompe più facilmente a causa sia della perdita di calcio (che sarebbe come perdere ferro per il traliccio) sia della rottura delle trabecole. Il problema dell’osso osteoporotico infatti è proprio la rottura, ossia la frattura. Nel caso della colonna vertebrale queste rotture intervengono nella parte anteriore, sui mattoncini che sono le vertebre, che perdono la loro forma a cubo e diventano trapezioidali favorendo quindi l’abbassamento di statura ed il tipico incurvamento dell’età anziana che nella maggior parte dei casi è proprio dovuto a questo, all’osteoporosi.
Come si cura l’osteoporosi?
L’osteoporosi è un problema per il quale abbiamo oggi dei buoni presidi farmacologici che aiutano l’osso rarefatto a rinforzarsi. Nei casi più lievi si ricorre ad un semplice aiuto con il calcio, in altri casi si ricorre a vitamine o a farmaci che si fissano all’osso o ancora che agiscono come quegli ormoni che sono essenziali per aiutare il metabolismo delle nostre ossa. Poi è necessaria una vita attiva, sole e tanto movimento: gli studi sugli astronauti, che perdevano una gran quantità di calcio, e quelli successivi sugli atleti ma anche sulle donne dopo la menopausa, hanno infatti dimostrato che in un certo senso l’osso è come il muscolo: si adatta alle richieste che gli facciamo. Quindi se ci muoviamo molto, gli chiediamo di essere forte e l’osso si rinforza. Se invece ci muoviamo troppo poco, allora l’osso perde calcio perché interpreta come non necessario averne troppo, visto che noi non glielo chiediamo.
Come possiamo fare per evitare di invecchiare precocemente, anzi per invecchiare bene con la nostra colonna vertebrale sana?
Primo: raggiungere l’età adulta con una colonna a posto. Una scoliosi del bambino, un dorso curvo del bambino non sono importanti solo in quanto tali, ma soprattutto perché si aggraveranno in età anziana, provocando spesso deformità gravi. Secondo: curare i problemi dell’età adulta. Non trascurare il mal di schiena o il male al collo che ricompare in continuazione, perché in età anziana rischia di diventare un problema cronico. Terzo: guardare i propri genitori, perché guardando loro da anziani ci si può in parte vedere nel futuro e quindi si può sapere che cosa si deve prevenire. Se hanno tanta artrosi, o tanta osteoporosi, o se si sono incurvati, o se hanno tanti dolori, allora si saprà che cosa fare. Quarto: condurre una vita sana, senza ossessioni salutistiche, ma evitando sovraccarichi scorretti ed esagerati, soprattutto se ripetitivi nel tempo, spesso dovuti alla postura o al lavoro. Quinto ed ultimo, ma sicuramente la cosa più importante: fare tanta buona attività fisica per tutta la vita: aiuta le ossa, aiuta i muscoli, aiuta le articolazioni, aiuta la testa.