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Webinar per gli iscritti GSS:
"Rachialgie Rare... o meglio... quelle che possiamo incontrare più spesso"

Siamo giunti all'ultimo appuntamento con i webinar 2024 dell'opera multimediale "Il trattamento conservativo delle patologie vertebrali" edito dal GSS.

Il 22 gennaio alle ore 18:00 il dott. Carlo Trevisan, medico Ortopedico, presenterà un webinar, nell’ambito delle rachialgie rare che avrà come titolo: "Rachialgie Rare... o meglio... quelle che possiamo incontrare più spesso".

“Piuttosto che fare una carrellata delle malattie più strane che esordiscono come un mal di schiena e che in verità sono riportate con una certa abbondanza in letteratura ma che poi è assai improbabile che giungano alla nostra osservazione, credo sia più utile, per chi affronta quotidianamente le patologie vertebrali, affinare la propria capacità diagnostica nei confronti di alcune malattie potenzialmente gravi che si nascondono dietro una semplice lombalgia. Anche quelle che ho scelto di illustrarvi sono poco frequenti, ma è possibile che voi le possiate incontrare qualche volta nella vostra vita professionale, ed in quella occasione non dovete farvele scappare.” Carlo Trevisan

Per assistere al webinar occorre essere in regola con iscrizione GSS 2024.

Occorre entrare con il proprio account personale nell'area personale del sito GSS dove si trova il link a Zoom.

Per ulteriori informazioni contattare la segreteria: 0381-23617 o gss@gss.it

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img news2ISCRIZIONI 2025 AL GSS

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Il punto di vista di Sibilla

Deformazione del tronco nella scoliosi idiopatica degli adolescenti
Estratto da: Raso VJ, Lou E, Hill DL, Mahood JK, Moreau MJ, Durdle NG. Trunk Distortion in Adolescent Idiopatic Scoliosis. Journal of Pediatric Orthopaedics 1998: 18(2); 222-6 (Referenze Bibliografiche n. 4).

Il problema sollevato dagli autori in apparenza appare di secondaria importanza.

Non è così.

A tutti gli operatori infatti è capitato che una buona correzione angolare di una scoliosi non accompagnata da una altrettanto buona correzione estetica, non sia stata gradita sia dal paziente che dai genitori.

Il problema principale nella correzione incruenta della scoliosi è quella di assicurare una buona stabilità di correzione unita ad un modellamento ed ad una buona cosmesi del tronco, segnatamente la simmetria delle spalle e dei fianchi.

Harrington riporta fra le cause di morte post-intervento il caso di una paziente che, insoddisfatta della correzione estetica ottenuta, pur a fronte di una buona riduzione della scoliosi, si era buttata dal VI piano dell'Ospedale!!

Caso certamente estremo, ma che denuncia l'apprensione e le aspettative che si attendono da un trattamento così impegnativo della deformità.

E' da rilevare poi che i trattamenti chirurgici attuali non sono modellanti, come invece l'Harrington, che necessitava per la stabilizzazione di almeno otto mesi di corsetto gessato. Infatti gli strumentari correggono molto bene la curva, ma scarsamente la deformità.

L'unico modo per correggerla sono i corsetti sia amovibili che inamovibili.

Il metodo attuato dagli autori per validare il giudizio estetico è attendibile nei limiti di un giudizio oggettivo da parte di osservatori esterni. Differente è però il metro di giudizio del paziente, che dà molta più rilevanza alle simmetrie di taglia ed al livello delle spalle.

Il gibbo costale infatti, anche se rilevante, ma tale da non deformare la taglia, non rientra fra le preoccupazioni dei portatori di scoliosi.

Il "vecchio" Risser sosteneva infatti che per il risultato finale della correzione l'aspetto del tronco di fronte era determinante, in quanto il paziente non viveva portando appesa una radiografia della propria colonna vertebrale!!

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